AI Ethics. Quali domande porsi?

Governare lo sviluppo dell’intelligenza artificiale è ormai considerato un imperativo imprescindibile se si vuole assicurare un mondo più inclusivo, sostenibile e pacifico. L’AI è una tecnologia il cui esponenziale sviluppo sta ponendo all’attenzione della comunità globale l’importanza della definizione di un quadro di riferimento condiviso che abbia un’impostazione etica come proprio fondamento e che veda come fine ultimo la protezione dei diritti e della dignità dell’essere umano.

Negli ultimi tempi, da parte di istituzioni e gruppi internazionali, si stanno moltiplicando le iniziative di definizione di regolamenti e documenti di indirizzo per governare i processi in atto. Ad esempio nel 2021 l’UNESCO ha prodotto la cosiddetta “Raccomandazione sull’etica dell’intelligenza artificiale”, il primo standard globale sull’etica dell’AI, strumento normativo che “fissa i principi etici della stessa nel rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali dell’essere umano”, con l’obiettivo di fornire strumenti per “identificare, monitorare e valutare i benefici, le preoccupazioni e i rischi dei sistemi di intelligenza artificiale”. La Raccomandazione è stata adottata da 193 Paesi. In Europa nel giugno 2023 è stato approvato dal Parlamento europeo l’“Artificial Intelligence Act” (AI Act) un regolamento sull’AI la cui ambizione è istituire un “quadro giuridico uniforme volto a regolare lo sviluppo, la commercializzazione e l’uso dei sistemi di intelligenza artificiale in conformità con i valori e i diritti dell’Unione Europea”.

Sono stati definiti come principi fondamentali per un’AI etica: la proporzionalità e il divieto di nuocere; la sicurezza e la protezione; il diritto alla privacy e alla protezione dei dati; la governance e la collaborazione multi-stakeholder e adattiva; la responsabilità (“accountability”); la trasparenza e la spiegabilità; la supervisione e la determinazione umana; la sostenibilità; la consapevolezza e l’alfabetizzazione; l’equità e la non discriminazione.

Governare la “scatola nera” dell’AI sarà un’impresa difficile, ma “abbiamo la responsabilità di gestire questa tecnologia nel migliore dei modi possibili”; sarà nostro compito trasformare la difficoltà caotica in una complessità gestibile dalle macchine ricordando che non ha senso “cercare di imitare gli esseri umani attraverso l’AI, dobbiamo invece sfruttare ciò che le macchine, inclusa l’AI, fanno meglio” (L. Floridi). Lo strumento a nostra disposizione è il design ovvero “l’arte di risolvere un problema sfruttando vincoli e possibilità per soddisfare i requisiti prefissati in vista di un obiettivo”, e questo obiettivo è il progetto comune e condiviso di modellare con lungimiranza etica una società più giusta.

A parlarci di AI Ethics:

Rand Nezha, Esperta di Digital Data e Intelligenza Artificiale

Alessandra Santacroce, Government and Regulatory Affairs Executive, IBM Italy – Presidente Fondazione IBM Italia

Modera l’incontro David Orban, Advisor & Faculty di Singularity University.

Un appuntamento da seguire in modalità live streaming & VR con la WebAPP di SingularityU Milan

Per iscriversi all’evento:

https://app.singularityumilan.com/event/incontro-53/info

Vi aspettiamo Giovedì 28 Settembre ore 18:00

*L’immagine in copertina è stata elabora coNightCafe da Fiona Saiman

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